I cartoni animati che mi hanno fatto diventare lo schizzato, psicopatico, misantropo che sono (di Alessandro Di Giuseppe)

L’altra sera, come spesso mi succede, mi sono seduto a tavola per mangiare. La nostra famiglia- tutti laureati e intellettuali, per carità!- ha il brutto, bruttissimo vizio di mangiare con la tv accesa. In linea di massima, le cose vanno sempre più o meno bene: si guarda il tg poi un altro tg poi il tg regionale, rainews24 e, per finire, “Banco Dei Pugni” (la sera, sostituiamo “Banco Dei Pugni” con “Affari In Valigia”). L’altra sera, però, è successa una cosa bruttissima: abbiamo mangiato prima e mio fratello (potete leggere gli articoli che scrive nella sezione “Fumetti”) prende il telecomando e sintonizza la tv su Italia 2. Stavano trasmettendo “E alla fine arriva mamma!” Adesso, tutti quelli che mi conoscono, sanno che “How I Met Your Mother” è la serie che mi ha cambiato la vita. E che, appena sento anche una sola battuta di dialogo doppiata, vorrei sbranare qualcuno. Quindi capirete che l’ho costretto con la forza a cambiare canale. E poi, visto che sono cresciuto male e sono un vecchio di merda, mi sono messo a pensare alla tv, a quando era tutto così bello, a quanti messaggi subliminali abbiamo ingollato da quando siamo piccoli. Inutile dirvi che mi è salito il magone ed ho ripensato alla tv di una volta e ai cartoni animati che guardavo da bimbino Bene, dopo lunghe ore della notte passate a ricordare, questi erano i miei cartoni animati preferiti:

Numero 1:

Johnny Bravo

johnny-bravo1395312667

Serie animata nata dalla mente di Joseph Barbera e William Hanna ( i due signori che hanno creato la “Hanna-Barbera Inc.”), Johnny Bravo narra le vicende di questo palestrato e vanitoso omaccione e della sua ossessiva ricerca di donne che, nella maggior parte dei casi, lo metteranno nei guai. Simpatica critica allo stereotipo dell’americano medio e parodia degli spy movie (il motto del protagonista è “sono Bravo, Johnny Bravo”. Vi ricorda qualcosa?), riesce a concentrare, in episodi di trenta minuti ciascuno, sketch esilaranti, storie inverosimili, avventura, azione e machismo spicciolo. Che dire? Un cartone da uomini veri!

 

 

Numero 2:

Le Superchicche

Superchicche

Altro prodotto distribuito dalla Hanna-Barbera (lo so: Disney niente), “Le Superchicche” è una serie vagamente ispirata al mito di Frankenstein. Perché lo dico? Beh, la storia è quella di uno strano scienziato, il professor Ultonium, che, cercando di creare artificialmente la ragazzina perfetta- gli ingredienti usati sono “zucchero, cannella ed ogni cosa bella”- rovescia nella “pozione” il “Chemical X”, liquido strano e segreto. Da qui, un’esplosione e la creazione di tre ragazzine potentissime: Dolly, Lolly e Molly in lotta contro i cattivoni che circondano la cittadina di Townsville. Ripensandoci adesso, è la serie più psichedelica e schizzata che io abbia mai visto. Recentemente ho riguardato il pilota e immagino che, da fatto, debba essere un vero e proprio trip infinito. E poi c’è Mojo Jojo: cosa volete di più dalla vita?

 

 

Numero 3:

Ed, Edd & Eddy
Edddy

Ci spostiamo in casa Cartoon Network per la prossima serie. Ed, Edd & Eddy ha il plot più semplice e banale che ci sia: i tre ragazzi protagonisti, Ed, Edd & Eddy, vivono in uno squallido quartiere di periferia e il loro scopo nella vita, nelle diverse puntate, è quello di procurarsi le loro caramelle preferite: “le caramelle spaccamascella”. Tutte le puntate di tutte le stagioni, giocano attorno a questo. In realtà, tra ragazzini obesi, cinismo preadolescenziale e bambini schizzati che parlano con tavolette di legno, questa è una delle serie più “adultamente” bambinesche che io abbia mai visto

Numero 4:

Gargoyles- Il risveglio degli eroi

gargoyle005

Per questo cartone torniamo alla Disney. “Gargoyles” è una serie animata interessante e coinvolgente. La storia sembra uscita da un libro di leggende gotiche: un gruppo di Gargoyles vengono maledetti da un mago che li imprigionerà nei muri del suo castello. Un secolo e mezzo dopo, un ricco miliardario, comprando il castello, riesce, in qualche modo a spezzare la maledizione e i Gargoyles inizieranno a fare del bene. Questo era il gotico, prima che riuscissi a capire qualcosa del gotico. Assolutamente da guardare, riguardare e recuperare

Numero 5:

Leone il cane fifone

Leonecanefifone

Dalla Cartoon Network, una chicca senza tempo: “Leone il cane fifone”. La trama della serie? Semplicissima: cane di una coppia di vecchi bifolchi (Giustino e Maylou), Leone, piccolo cane viola, sarà il primo e l’unico che si accorgerà delle strane esperienze orrorifiche e paranormali che accadranno a casa sua, attorno a loro. Semplicemente magistrale

 

 

 

Numero 6:

Excel Saga

excel-saga

Il primo anime che io abbia mai guardato. Excel Saga, tratto dall’omonimo manga, è una serie unica nel suo genere. In puro stile “buttiamola di fuori a palla di fuoco”, la serie parla di un’organizzazione segreta, una specie di massoneria che si chiama ACROSS, impegnata nella conquista del mondo. Protagoniste della serie, sono Excel e Hyatt. In ogni puntata, avranno una missione da compiere per soggiogare il mondo e, come c’è da aspettarsi, non riusciranno a portarla a termine. Serie magnifica. Lo Sketch con canzoncina nei titoli di coda, è meraviglioso

 

Numero 7 :

DARIA

daria

Serie diventata popolarissima recentemente, tra le ragazzine che vogliono far finta di fare le acide, “Daria” (che io guardavo prima della rivalutazione ed ho sempre amato), narra le vicende di Daria e della sua famiglia dopo il trasferimento in una nuova città e in una nuova scuola. Tra i tipi umani che incontriamo, Daria farà amicizia con i più disadattati, elitari e spocchiosi della città. Tra cinismo adolescenziale, professori schizzati, cheerleaders, band e giocatori di football, questa serie non ha nulla da invidiare ad un moderno telefilm sui teen agers americani.

 

 

Numero 8 :

Beavis and Butthead

beavisandbutthead

Davvero non conoscete Beavis and Butthead? Bene, la trama è semplice: due cazzoni annoiati e metallari americani seduti su un divano, a guardare la tv, ridere e tracannare birra. Nei brevi sketch fuori casa- quelli a scuola o nel parco o al centro commerciale- combineranno tutta una serie di casini imperdonabili. Diciamo, Larry Clark senza sesso e droga e Harmony Korine senza tutta quella poetica decadenza di fondo

 

 

Numero 9:

Alexander- Cronache di guerra di Alessandro il Grande

 

alexander

La storia, in chiave cyberpunk, anocronistica e futurista, di Alessandro Magno. C’è tutto come in un libro di storia, ma le cose sono trattate in modo totalmente assurdo. Tra battaglie epiche con elefanti armati di raggi laser, intrighi, faccende di letto, brutali omicidi, solidi platonici che galleggiano a qualche centimetro dal suolo, santoni, cicuta ed ubriaconi, questa serie è stata una delle cose migliori che la nostra buon cara vecchia MTV, quando aveva un canale solo e trasmetteva anche e soprattutto musica, mandava

 

Numero 10:

Aeon Flux

aeonflux

Il cartone preferito dei miei 14 anni. Dopo questo, sono diventato grande. Prima che lo trasformassero in un orrendo film mainstream, “Aeon Flux” era la storia della nostra protagonista, “Aeon Flux”, e della sua battaglia sanguinosa, in stile James Bond, contro il suo rivale Trevor Goodchild. Se vi sembra banale come storia, beh, vi dico soltanto che Aeon Flux e Trevor, oltre che essere rivali, scopavano tra di loro (in una puntata, addirittura le mette un chip in un dente durante un bacio con la lingua), ci sono donne con un altro paio di mani al posto dei piedi, basi spaziali, sesso, culi (perché Aeon Flux si muove praticamente seminuda), sangue, raggi laser e azione. Praticamente, era “Games Of Throne”, molto più interessante e molto più avvincente. Chi lo dimentica, è colpevole!