Il ritorno dell’attor prodigo – di Nicola Iannibelli

Faccio questo lavoro da vent’anni. Sono un attore. Forse l’ho sempre fatto, a 2 anni già recitavo quando facevo finta di farmi male e zoppicavo per il resto della giornata per ricevere attenzioni dai grandi. Dopo anni di gavetta e porte sbattute in faccia, arriva: il contratto per Beautiful, la soap opera più famosa, la più seguita. Son passati dieci anni e sono ancora lì. Beautiful è il posto statale degli attori, paga buona e basta saper fare 4 espressioni e imparare le solite battute cambiando solo i nomi. Ecco, coi nomi ho avuto molte difficoltà agli inizi, a capire le parentele e i vari intrecci, però dopo un po’ che ci sei dentro riesci a comprendere tutte le dinamiche.

Ma non ne posso più, devo fare il salto di qualità, ora o mai più. Dagli inizi ho sempre pensato che quella soap fosse un ottimo trampolino di lancio per avvicinarmi a serie degne degli Emmy Awards, una chiave per aprire porte sempre più grandi. Magari un giorno anche il cinema.

Avevo previsto un anno o due con loro, giusto il tempo necessario a trovare la svolta vera, che però non è mai arrivata e non ho mai neanche cercato davvero. Cazzo, forse aspettavo mi cadesse dal cielo. E invece sono ancora qui, con 1.039 puntate sulle spalle. Il mio personaggio invecchia fisicamente con me ma non si evolve mai: ancora lì a mettere corna, a subirne, a fare complotti prima con la suocera, poi con la figlia, poi col fratello… Sono stanco. Lo sono io e purtroppo si vede anche sul volto del personaggio, e agli autori questa cosa non piace. Ma non mi licenziano, ricevo sempre molte lettere dalle signore dai 50 anni in su, spesso addirittura delle mail!

Son morto nel mese di Giugno, durante un viaggio in Italia. Son caduto dalla scogliera e l’acqua ha portato via il mio corpo. Hanno fatto un funerale con la bara vuota, e avreste dovuto vedere la mia famiglia! Tutta lì a sparlare di me e a versare lacrime finte, approfittando anche di questo momento per confabulare nuovi complotti tra suocere, figlie e fratelli.

Non è stato un incidente. La mia morte era pre-meditata da me e dagli autori, dopo una lunga e accesa discussione coi produttori, il regista e il resto del cast. Come in tutti i lavori dispiace lasciare alcuni amici e anche qualche collega a cui si fa il filo, ma si è anche contenti che non si debbano più vedere tanti altri stronzi.

Uscii dal set bagnato ma elettrizzato all’idea di essere solo io e mai più il mio personaggio, e di potermi finalmente buttare in qualcosa di nuovo . La sua morte è il mio armistizio, un po’ come l’anima quando lascia il corpo e può infine espandersi, scrollandosi di dosso i limiti della carne e delle ossa.

Ho festeggiato, ho chiamato il mio agente, ho festeggiato di nuovo e ho ricominciato con i provini. Ora però mi conoscono tutti, mi sono fatto un nome. Purtroppo però nessuno ricorda il mio vero nome, ma solo quello del miliardario avido di Beautiful. Guardano me ma vedono ancora lui, un morto che cammina.

Son passati 6 mesi, poi altri 4, e nessuno mi richiama. Eppure quel regista inglese (stava realizzando il suo primo film a Hollywood) sembrava entusiasta della mia prova e ha detto che ci saremmo risentiti in settimana, ma quale? Ogni sera è festa a casa mia, ma bevo da solo. Neanche il mio manager mi risponde, anche quando provo a chiamarlo in “orari da ufficio” e non a notte fonda ubriaco perso.

Eppure sono bravo, arrivo sempre preparato ai provini, leggo i copioni. Sono sicuro di poter fare come George Clooney, che da una dimenticabile serie di medici come tante altre è riuscito a costruirsi una grande carriera. Ero sicuro, ora non lo so più.

Uscito dalla soap mi aspettavo offerte da chiunque, e invece eccomi qui a rincorrere chiunque pur di trovare qualcosa. Potrei abbassarmi per il momento persino a fare qualche spot per arrotondare…NO! Non ancora almeno.

Sono resuscitato all’improvviso nel finale della 29esima stagione, sventando il matrimonio tra mio figlio e la suocera maledetta, che voleva fregarsi LA MIA eredità. Ma solo un anno o due e vedrai che la svolta vera arriverà.