Pornopolis #10 LA LETTERATURA E GLI ITALIANI (un articolo di Stefano Di Giuseppe)

LA LETTERATURA E GLI ITALIANI

Onde evitare che il nostro blog si trasformi in una qualunque spelonca nella quale si possono trovare articoli riguardanti solo la “cultura” nerd, ho pensato che questa nuova puntata di Pornopils si debba occupare di un argomento un po’ più alto del solito ( tranquilli adorati fan non sarà sempre così ):la letteratura e gli Italiani .

Mi sembra quasi di vedervi davanti ai vostri schermi, riluttanti già dal primo momento in cui avete visto il titolo del nostro ultimo post su Facebook che chiudete sdegnati la pagina appena aperta notandola stranamente spoglia nonostante sia un mio articolo. Ebbene sì oggi non ci saranno immagini perché si parla di cose serie.

Negli ultimi anni in Italia si è potuto constatare come il numero dei lettori sia incredibilmente sceso mentre quello degli scrittori sia aumentato e cosa possiamo notare con l’aumento di questi scrittori? Possiamo notare che ci sono sempre più calciatori , celebrità del cinema ,star della televisione , youtubers , facebook star e tante altre belle persone che “scrivono” libri. Ma non è questo quello di cui voglio parlarvi e vi pongo una domanda: Vi siete mai chiesti come siamo arrivati a questo punto? Prima di rispondere dando la colpa ai grandi editori che fanno uscire solo i pluriraccomandati o agli utenti dell’internet ridotti ormai a semplici macchine incapaci di andare oltre le 20 parole continuate a leggere e lasciatemi spiegare.

La letteratura e gli Italiani hanno rotto il loro lungo e proficuo rapporto perché :

IL SISTEMA SCOLASTICO È POCO STIMOLANTE: La letteratura garba sempre di meno alle nuove generazioni ,non solo perché ormai i giovani non possiedono più un metodo di studio, ma perché la scuola italiana non si è aggiornata. Troppo si sta recuperando con le nuove lavagne multimediali ma la cultura rimane sempre qualcosa di distante ma sopratutto noioso , e questo ci porta ai prossimi due motivi per cui gli Italiani sono sempre più lontani dalla letteratura.

ECCESSIVO ACCADEMISMO: Tipico di tutta la nostra cultura è quella di cercare sempre un canone al quale attenersi ,e i canoni raramente si aggiornano , ma se poco poco si scava nella storia della letteratura si noterà subito come ad ogni canone simbolo della cultura ufficiale si è sempre contrapposto la letteratura della cultura ufficiosa con la tradizione del carnevale o cultura goliardica nata nelle prime università per esempio. Il mondo della letteratura è vivace e movimentato ,e per capire questo basta leggersi un paio di quegli autori che avete tanto odiato alle superiori dove vi scendeva il latte alle ginocchia al minimo accenno di Dante. Tutto questo perché la letteratura è un mondo largamente studiato e analizzato da tantissimi critici ,indubbiamente autorevoli , a cui viene “permesso” di commentare i grandi autori . Filtrando ,e in un certo senso anche rubando a chi legge la sfida o il piacere di approcciarsi alla lettura con le emozioni e i pensieri che questa suscita in lui. Ma chi legge queste cose le sa già ,il problema è chi non legge.

LA LETTERATURA NON È PER TUTTI :Fino al secolo scorso si può dire che la letteratura è stata un diletto proprio solo dei nobili poi ampliatosi anche a noi normale plebaglia dopo che abbiamo “preso” il potere con le grandi rivoluzioni . Ma si è veramente ampliato questo interesse ? No ed è molto semplice capire il perché . La letteratura non è aperta a tutti perché per apprezzarla bisogna essere dotati di una certa sensibilità che va coltivata nel tempo se no appassisce come una piantina che non viene più annaffiata. Ma per “coltivarla” c’è bisogno di tempo e questo tempo ,soprattutto oggi, non siamo disposti a darlo perché riteniamo i libri , le poesie e tutto quello che non abbia una ricaduta positiva a breve termine sulla nostra vita come qualcosa di inutile  e che fa perdere tempo. Non siamo diversi da quei quattromila contadinelli che un giorno hanno preso i forconi e hanno linciato i nobili ,siamo rimasti con la stessa visione ristretta e bassa sulla quale re ed imperatori hanno basato il loro potere e questo si ripercuote ancora oggi in ambito politico , dove lasciamo volontariamente il potere a dei banditi che se ne sbattono di noi , o nella filosofia vista come una branchia della conoscenza ormai sterile se non morta superata dalla scienza moderna in grado di dare delle risposte a tutto come se fosse una nuova religione ( preparatevi per la prossima puntata di Pornopolis).

E così nell’ era dei social dove siamo sempre tutti interconessi tra di noi abbiamo smesso di leggere , un popolo che non riesce a valorizzare la sua tradizione artistica (ma anche moderna non vi preoccupate) per osannare 3 o 4 autori stranieri autori di best sellers che superano a malapena le 500 pagine quando va bene . Ma dato che siamo Italiani e ci piace essere accademici per sentirci importanti adesso puntiamo il dito verso tutti quelli che comprano i libri degli “autori” che ho citato all’inizio , i quali indubbiamente non possono permettersi di definirsi come tali. Tuttavia se possono permettersi di pubblicare quei “libri” e anche perché quasi tutti voi che puntate il dito e scrivete papiri su social per dire quanto vi fa schifo questa situazione solo per sentirvi dare ragione, non leggete niente se non qualche miniarticolo farcito di immagini con il quale interrompere per qualche secondo il continuo errare per internet. Quindi la prossima volta che voi o un vostro amico se la prenderà con l’ennesimo fan di Harry Potter e simili prima di lanciare la pietra del vostro giudizio guadatevi bene dal non essere altrettanto colpevoli di questo degrado.