Recensione film “Dead Man” – (A cura di Nicola Iannibelli)

Anno: 1995, B/N. – Genere: Western, grottesco. – Di: Jim Jarmusch.

Con: Johnny Depp, Gary Farmer, Robert Mitchum, Iggy Pop, Billy Bob Thornton.

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William Blake è un contabile che con gli ultimi risparmi intraprende un viaggio verso il West, con la promessa di un posto di lavoro in una fabbrica di Machine, una piccola e strana cittadina in cui sembrano concentrarsi le persone più grezze e violente dello Stato. Il posto è stato però già assegnato e Blake, ormai disperato, incontra una donna che vende fiori di carta e c’è subito del tenero tra i due. La storia, però, dura poco, interrotta dall’ ex-fidanzato che nella gelosia spara a entrambi con un colpo solo. Blake, gravemente ferito, riesce a ucciderlo e a darsi alla fuga. Nel deserto perde i sensi e viene salvato da un simpatico indiano fuori dagli schemi, di nome Nessuno. Nel frattempo, in città si sparge la voce del suo duplice omicidio e viene messa una taglia sulla sua testa. Sulle sue tracce un trio di sicari senza un briciolo di umanità e nel suo viaggio gli incontri più surreali. Memorabile quello con i cacciatori di opossum – fondamentalisti cattolici, tra i quali Billy Bob Thornton e un Iggy Pop nel ruolo di un travestito anziano. Nessuno protegge Blake per quasi tutto il viaggio, convinto sia il famoso poeta ancora in vita.

Il film ha uno stile decisamente particolare, a partire dalla scelta del bianco e nero, elemento ricorrente nel cinema di Jarmusch. Le scene, molto corte, sono sempre separate da una silenziosa schermata nera. I dialoghi sono grotteschi , al limite del surreale e sembrano rievocare i primi dei Cohen e, in qualche punto, quelli tarantiniani. La fotografia e la scelta delle inquadrature contribuiscono a creare un’ atmosfera onirica e surreale, densa di significati e immagini simboliche. La colonna sonora, curata da Neil Young, è una fusione di stili che va dal country al rock psichedelico, e gli assoli di una chitarra elettrica distorta provocano nello spettatore un leggero senso di spaesamento e rendono ancora meglio l’ idea del regista di raccontare la sorta di viaggio mistico intrapreso dal protagonista.

Viaggio mistico che ricorda anche la Divina Commedia: William Blake infatti dopo essere stato ferito si ritrova in una foresta al buio, inseguito dai tre killer/fiere e Nessuno/Virgilio lo aiuta e lo guida in quella terra sconosciuta.

Trailer Youtube:

↓Spoiler!!! -Piccola Interpretazione.↓

Nel finale Blake, ormai esangue e prossimo alla morte, viene spinto al largo su una canoa, diretto verso l’ orizzonte “dove il mare e il cielo si incontrano”. Nessuno lo saluta dalla costa e arriva l’ ultimo killer sopravvissuto, il più spietato; i due si uccidono nello stesso momento in una sequenza altamente simbolica. L’ ultima cosa che il protagonista riesce a vedere è quindi l’ annullarsi del bene e del male, due concetti ormai superati dall’uomo morto.