THE AGENT:GREAT EXPECTATIONS (un racconto di Stefano Di Giuseppe)

THE AGENT:GREAT EXPECTATIONS
Erano le tre del pomeriggio e faceva caldo ,troppo caldo , Irwin stava facendo la sauna da più di un quarto d’ora dentro l’ufficio del direttore del penitenziario e doveva ancora capire perché. Lo avevano fatto chiamare in biblioteca durante il suo corso di scrittura creativa , Erman aveva appena finito di balbettare la sua lista di cose da fare una volta uscito di galera quando un secondino con gli stivali lucidi era entrato dalla porta e senza troppe scuse lo aveva scortato dal vecchio Rumb. Irwin qualche anno prima era entrato nella facoltà di lettere all’università, poi aveva incontrato le persone sbagliate al momento giusto e ,dopo un paio di mesi, si era ritrovato disteso nel suo stesso vomito con in mano il libro “Compagni di sbronze” di Bukowski ,in un appartamento che non aveva mai visto prima .Il resto degli errori che aveva commesso nella sua vita erano derivati dall’esperienza all’università . Scrivere non gli era mai rimasto difficile ed ora lo faceva sentire importante, quando prendeva in mano i foglietti stropicciati che tirava fuori dalla tasca si sentiva qualcuno perché tutti lo ascoltavano . Tra i detenuti che partecipavano al corso era lui il più bravo, bastava poco per distinguersi in questi casi, soprattutto quando l’unico tizio che scrive oltre a te è dislessico. Oggi però Irwin non si trovava come tutti i giovedì pomeriggio con gli occhi puntati addosso mentre leggeva i suoi foglietti stropicciati , oggi stava morendo di caldo dentro l’ufficio del direttore mentre Ramirez ,visibilmente sotto effetto di acidi , cercava di inventarsi qualcosa da dire leggendo sa un foglio che si trasformava in un serpente pronto ad attaccarlo. Rumb entrò nella stanza guardando dall’alto in basso Irwin, come faceva con tutti quelli che stavano sotto di lui nel penitenziario , si sedette alla scrivania davanti a lui ed incrociò le braccia distogliendo per un attimo lo sguardo. Il volto dell’uomo si fece serio e Irwin rimase quasi sorpreso di scoprire il variegato numero di rughe che invecchiavano la faccia davanti a se , ma rimanendo impassibile stava per prendere la parola quando fu bloccato da Rumb. “Detenuto DS31704G tu sai perché sei stato chiamato?” ,con le parole ancora in gola e una leggera stizza Irwin rispose alla domanda “No signor direttore non so perché sono stato chiamato e fatto friggere qui dentro , si potrebbe accendere il condizionatore? Non ho trovato il telecomando “.L’uomo con i baffi ed una stempiatura mal coperta da un riporto continuò “Molto bene l’umorismo forse l’aiuterà in questa situazione, leI conosce la storia di questo penitenziario?”. “Ho sentito qualcosa di sfuggita nei mesi che sono potuto stare qui “,Rumb sorrise “Che cosa ha sentito esattamente ?” ,Irwin ,che non riusciva a capire come mai il direttore fosse curioso ,rispose “Beh dicono che prima del penitenziario ci fosse un’enorme chiesa mormone e prima ancora un tempio satanista ma per quel che mi riguarda sono tutte cretinate inventate per passare il tempo”. Il direttore visibilmente soddisfatto riprese la parola “Bene detenuto adesso ti racconterò la storia di questo penitenziario. Nel lontano 1729 un gruppo di puritani rinnegati guidati da un certo Oliver McVey si stabilirono in questa fascia di terra dell’Arizona vicino ai confini della California e del Nevada , questa comunità di Puritani fondò un piccolo insediamento che nel 1879 si trasformò in uno dei più importanti crocevia per la corsa all’oro della California. Questo insediamento crebbe molto velocemente durante la febbre dell’oro grazie al passaggio dei viaggiatori che vi si fermavano , i problemi però arrivarono alla fine dell’Ottocento quando la corsa all’oro si spostò verso i monti Appalachi .Questo comportò la desertificazione di quello che per più di un secolo era stato uno dei posti migliori di tutta l’Arizona . Dalle fonti storiche sappiamo che fino al 1976 questo insediamento rimase disabitato se non per qualche vagabondo o hippy da strapazzo fino all’arrivo di James Bannok e dei suoi amici .Bannok all’età di 30 anni ispirato dalla scissione delle Chiesa di Satana aderì ,almeno inizialmente , al Tempio di Set per poi creare una propria confessione dal nome la Chiesa di Anum che venne poi smantellata nel 1984 quando le forze speciali irruppero nella struttura creata dai satanisti a causa della scomparsa di alcuni viaggiatori sfortunati che poi si scoprì essere stati utilizzati per compiere sacrifici ad una sottospecie di polpo umano, ma andiamo avanti. Nel 1985 il terreno su cui sorgeva la città fantasma dei cercatori d’oro nonché ex luogo di culto satanico venne comprato all’asta dai mormoni che demolirono il tutto e costruirono in un enorme centro convegni. Intorno al 1992 la struttura fu ceduta allo stato dell’Arizona che ne approfittò per creare un nuovo penitenziario in modo da gestire meglio il flusso di carcerati in aumento. Oggi io sono il direttore di quel penitenziario ,cosa ne pensa detenuto DS31704G?”.Irwin che non aveva fatto altro che soffocare gli sbadigli durante la lezione di storia di Rumb disse “Con tutto il rispetto signor direttore, sinceramente penso che lei abbia letto la pagina di Wikipedia di questo posto e chiami a turno un detenuto del carcere diverso ogni giovedì pomeriggio per far vedere quanto lei sia bravo e altre cazzate simili”, Rumb sorrise e mostro i suoi denti perfetti , probabilmente un ponte dentale fisso costato intorno ai 26000$, e continuò “Le ho raccontato tutto questo per farle capire quanto questo posto sia insulso ed inutile e adesso mi ascolti signor Irwin” il direttore si fece serio ,facendo sparire quelle maschera grinzosa che aveva avuto in faccia mentre raccontava la storia del penitenziario e che Rumb chiamava sorriso “Per la prima volta dopo tanti anni ho la possibilità di lasciare questo letamaio in culo al mondo per ritornare ad essere un uomo politico rispettato e considerato da tutti ,ma questo dipende da lei ,di là ci sono alcuni uomini che le faranno alcune domande ,lei cerchi di dare a loro quello che vogliono oppure potrebbe avere seri problemi da ora in poi durante la sua permanenza ,ha capito?”. L’uomo che andava per il penitenziario cercando di essere amico di tutti aveva lasciato il post ad uno squalo con le gambe pronto ad attaccare ,Irwin non aveva mai visto il direttore comportarsi così , annuì con la speranza di non rivedere più quello squalo.

Dopo un interminabile colloquio con dei signori ben vestiti e i capelli impomatati, Irwin venne scortato nella sua nuova cella dove avrebbe portato avanti il nuovo “programma governativo di reintegro nella società “ che gli avevano proposto . Davanti la porta prima di entrare aveva avuto la possibilità di parlare ancora con Rumb ,il direttore si era complimentato con lui e dello squalo che aveva visto alle 3 del pomeriggio non c’era più nessuna traccia ,chiusero la porta blindata dietro di lui . Si era appena girato per vedere in che razza di posto lo avessero portato quando si accorse di trovarsi in una classica cella , si era aspettato vetri o pareti imbottite dopo tutte quelle domande a cui aveva risposto durante il colloqui eppure l’unico elemento diverso era la porta rinforzata. Su una delle pareti della sua nuova “stanza” si trovava un orologio, erano solo le dieci e un quarto ma lui era inspiegabilmente stanco e si mise a dormire, ci mise un po’ a prendere sonno non faceva altro che rigirarsi nel letto sentiva qualcosa , un rumore tenue di sottofondo .Nulla di che rispetto a quello che aveva passato ,eppure era inspiegabilmente insopportabile come un ronzio continuo nelle orecchie…